{"id":371,"date":"2019-05-08T07:28:34","date_gmt":"2019-05-08T07:28:34","guid":{"rendered":"https:\/\/www.delea-comunicazione.it\/?p=371"},"modified":"2019-05-09T09:00:40","modified_gmt":"2019-05-09T09:00:40","slug":"lush-e-unicredit-fuga-dai-social-media","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.delea-comunicazione.it\/lush-e-unicredit-fuga-dai-social-media\/","title":{"rendered":"Lush e Unicredit: Fuga dai Social Media"},"content":{"rendered":"\n\n\n<p>Sono passati pochi anni dalla corsa ai social media, tutti volevano esserci, tutti dovevano esserci. Ancora oggi, in realt\u00e0, \u00e8 cos\u00ec. Essere presenti su Facebook o Instagram pu\u00f2 salvare dal baratro un&#8217;infinit\u00e0 di realt\u00e0 imprenditoriali e piccole aziende. Ma \u00e8 cos\u00ec anche per i grandi colossi internazionali? <br><br>Negli ultimi giorni infatti sembra che qualcuno abbia deciso di sfidare il luogo comune che ha influenzato i marketing managers di mezzo mondo <strong>abbandonando i Social Media<\/strong>. A dare inizio a questo &#8220;forse&#8221; nuove trend \u00e8 stato il colosso inglese del sapone, <strong>Lush<\/strong>, con un lungo discorso di commiato lasciato ai propri fan su Instagram. <br>Le motivazioni? Si riassumo in questa frase:<br><br><em>&#8220;We are tired of fighting with algorithms, and we do not want to pay to appear in your newsfeed.&#8221;<\/em><br><br>Interessante no? Sembra che l&#8217;azienda sia stanca che impiegare energie per creare campagne di comunicazione straordinarie la cui riuscita dipende esclusivamente da quanti soldi vengono investiti su Facebook piuttosto che su Instagram. L&#8217;abbandono di Lush \u00e8 stato comunicato con due video post dedicati alla <strong>#LushCommunity<\/strong>, che viene invitata a scoprire tutti i canali proposti dal brand: sito web, costumer care e cos\u00ec via. Un messaggio che colpisce dritto alla sfera psicologica dell&#8217;appartenenza, quasi a cercare supporto e seguito in questa scelta.\u00a0<p>Ci sorge per\u00f2 spontanea una domanda. Questa community esisterebbe oggi senza Facebook e Instagram?\u00a0E soprattutto, esister\u00e0 ancora senza Facebook e Instagram? Queste due piattaforme risolvono uno dei pi\u00f9 grandi problemi degli individui, ovvero, il <strong>risparmio del tempo.<\/strong> In un unico luogo possiamo trovare tutti i nostri interessi e soddisfare la nostra curiosit\u00e0. Siamo cos\u00ec sicuri che l&#8217;attaccamento a un brand riuscir\u00e0 ad allontanare gli utenti da questa comodit\u00e0?\u00a0<\/p>Tra mille dubbi e domande, analisi e capelli bianchi dei marketers di tutto il mondo ecco che dal nulla ci si mette anche <strong>Unicredit<\/strong>. <br><br><em>&#8220;Valorizzare i canali digitali proprietari per garantire un dialogo riservato e di alta qualit\u00e0. In linea con questo impegno, UniCredit annuncia che a partire dal 1\u00b0 giugno non sar\u00e0 pi\u00f9 su <\/em><a href=\"https:\/\/twitter.com\/facebook\"><em>@<\/em><strong><em>Facebook<\/em><\/strong><\/a><em>, <\/em><a href=\"https:\/\/twitter.com\/messenger\"><em>@<\/em><strong><em>Messenger<\/em><\/strong><\/a><em> e <\/em><a href=\"https:\/\/twitter.com\/instagram\"><em>@<\/em><strong><em>Instagram<\/em><\/strong><\/a><em>.&#8221; <\/em><br><br>Questo \u00e8 il messaggio rilasciato dal colosso bancario su Twitter. In questo caso per\u00f2 l&#8217;abbandono dei social media sembra pi\u00f9 una presa di posizione nei confronti di un&#8217;azienda specifica. Unicredit infatti non lasciare tutte le piattaforme, ma solo quelle di propriet\u00e0 del nostro caro Mark. Dopo gli scandali di <strong>Cambridge Analytica<\/strong>, l&#8217;istituto bancario aveva infatti gi\u00e0 dimezzato i suoi investimenti in borsa sui social dalla spunta blu.  <br>Secondo le ultime voci di corridoio, Unicredit stanca di aspettare rassicurazioni che non sarebbero mai arrivate da Zuckerberg, in merito alla sicurezza dei dati dei propri clienti, ha deciso di tagliare fuori dalle sue strategie il colosso social. <br><br>Stiamo assistendo alla nascita di una nuova era della comunicazione oppure ad un clamoroso buco nell&#8217;acqua? Questo non lo possiamo sapere. Non ci resta che aspettare e monitorare nel frattempo l&#8217;andamento delle due, sicuramente coraggiose, aziende. <\/p>\n\n\n\n<p><\/p>\n\n\n\n<p><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"<p>Sono passati pochi anni dalla corsa ai social media, tutti volevano esserci, tutti dovevano esserci. Ancora oggi, in realt\u00e0, \u00e8 cos\u00ec. Essere presenti su Facebook o Instagram pu\u00f2 salvare dal baratro un&#8217;infinit\u00e0 di realt\u00e0 imprenditoriali e piccole aziende. Ma \u00e8 cos\u00ec anche per i grandi colossi internazionali? 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